Con quali requisiti è possibile andare in pensione nel 2020? Accanto alle ordinarie vie di uscita dal mondo del lavoro ci sono altre possibilità di pensionamento anticipato per determinate categorie di lavoratori con specifici requisiti. Vediamo di fare ordine e capire meglio.
Pensioni 2020: requisiti ordinari
I requisiti ordinari di pensionamento per i lavoratori iscritti all’AGO (assicurazione generale obbligatoria), alle forme sostitutive o esclusive dell’AGO e alla Gestione Separata sono tre:
pensione di vecchiaia
67 anni di età ed almeno 20 di anzianità contributiva, in vigore sino a tutto il 2022
pensione anticipata
richiesto il solo requisito contributivo: 41 anni e 10 mesi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini, in vigore sino a tutto il 2026
pensione anticipata contributiva
per coloro che hanno iniziato l’attività lavorativa successivamente al 31 dicembre 1995: 64 anni di età con almeno 20 di anzianità contributiva; l’importo dell’assegno deve essere almeno pari o superiore a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale (oggi 458 euro mensili x 13 mensilità).
Accanto alle vie di uscita descritte restano aperte altre possibilità di pensionamento, vediamo quali.
Quota 100
Misura sperimentale in vigore sino al 31 dicembre 2021, prevede come combinazione minima 62 anni di età e 38 di anzianità contributiva.
APE sociale (esteso per il 2019)
Anticipo pensionistico erogato dallo Stato come misura assistenziale a determinate categorie di lavoratori che è stato prorogato a tutto il 2020. Permette il pensionamento a 63 anni di età con almeno 30/36 di anzianità contributiva nel caso in cui sia cessata l’attività lavorativa il lavoratore si trovi in una delle quattro situazioni di bisogno: disoccupazione, assistenza a familiari, disabilità per la quale sono richiesti almeno 30 anni di contribuzione, lavori usuranti per i quali sono invece necessari almeno 36 anni di contribuzione.
Nel caso delle lavoratrici i requisiti contributivi sono ridotti di 12 mesi per ciascun figlio sino ad un massimo di due anni.
Opzione donna (requisiti da raggiungere entro il 31 dicembre 2019)
Con opzione donna è possibile accedere alla pensione in via anticipata ovvero se entro il 31/12/2019 si raggiungono i 58 anni di età se dipendenti e i 59 se autonomi e, in entrambi i casi, 35 anni di anzianità contributiva. L’effettiva decorrenza della pensione però è di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e 18 per quelle autonome.
Per beneficiare del pensionamento anticipato con opzione donna il regime di calcolo della pensione è esclusivamente contributivo e, trattandosi di un pensionamento anticipato di 8/9 anni l’importo risulta notevolmente ridotto.
Lavoratori precoci
Rientra in questa categoria chi ha iniziato a lavorare per almeno un anno prima del compimento dei 19 anni di età e si trovi in almeno una delle seguenti situazioni di bisogno: disoccupazione, assistenza a familiari, invalidità, lavori usuranti. In questi casi è possibile accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contribuzione indipendentemente dall’età.
Lavori usuranti
Chi svolge attività lavorative considerate usuranti può accedere alla pensione all’età di 61 anni e 7 mesi con 35 di contribuzione. le attività considerate gravose devono essere state svolte negli ultimi 7 anni o per un periodo pari alla metà della carriera lavorativa.
Isopensione
Misura che permette, nell’ambito di aziende in esubero, con almeno 15 dipendenti e che abbiano sottoscritto apposito accordo sindacale, di accompagnare i lavoratori più anziani fino alla maturazione della pensione ordinaria. L’anticipo massimo è fino a 7 anni, ma fino al 2020, perchè dal 2021 gli anni di anticipazione scenderanno a 4. La pensione è interamente finanziata dal datore di lavoro per tutta la durata dell’anticipo.
Fondi bilaterali
Costituiti dalla contrattazione collettiva e finanziati dai datori di lavoro. Questi fondi erogano ai lavoratori in esubero dell’azienda aderente un assegno straordinario di integrazione al reddito per un periodo massimo di prepensionamento di 5 anni.
Il cumulo nella gestione separata
Per i lavoratori che hanno contributi versati prima del 1996 e si trovano, quindi, in un regime di calcolo misto, c’è la possibilità di accedere alla pensione anticipata contributiva a 64 anni di età con almeno 20 di contribuzione. La condizione è avere almeno un mese di contribuzione nella gestione separata e ulteriori contributi in una gestione AGO, sostitutiva o esclusiva. Chiedendo il computo tutta la contribuzione viene trasferita nella gestione separata e, di conseguenza, si apre la possibilità di anticipare il pensionamento a 64 anni con almeno 20 di anzianità contributiva, ulteriore condizione è che l’importo dell’assegno risulti almeno pari a 2,8 volte l’importo dell’assegno sociale.