(da un articolo di Plus 24)
Una notizia che rappresenta una vera doccia gelata per gli agenti di assicurazione. E’ continuata anche nei primi tre mesi del 2015 la riduzione delle polizze RC auto (- 5,7%), solo in parte controbilanciata dalla crescita dei premi nei rami elementari (+ 2,5%). Questo dato indica che anche per quest’anno la redditività delle agenzie, ancora troppo dipendente dal business auto, non aumenterà di certo. La tendenza negativa non è di certo una novità e anche gli ultimi dati disponibili di “Innovation team” che Plus 24 ha anticipato, riconfermano la forte crisi degli intermediari assicurativi: la redditività è scesa a 67 mila euro ante imposte (dai 71 mila del 2013), con un calo anche nel 2015 del 5,6%. Una tendenza che prosegue ormai da anni (rispetto al 2007 il rosso è del 35,6%).
In calo anche il numero delle agenzie (-3,23%) anche a causa della riorganizzazione dei grandi gruppi, mentre il saldo del numero degli agenti è sceso di circa 500 unità (- 2,59%).
Sono dati che stridono con gli ottimi risultati ottenuti dalle Compagnie nonché con gli utili in crescita registrati. “in anni di andamenti tecnici molto positivi, soprattutto nell’auto – spiega Fabio Orsi, manager di Innovation team -, un sostegno ai ricavi d’agenzia viene indubbiamente dai diversi sistemi di remunerazione legati al rapporto sinistri premi (S/P), che rappresentano un esempio di misure vincenti sia per la redditività delle Compagnie e agenzie e che per alcune reti consentono di compensare gli effetti negativi della riduzione del premio medio auto“.
Così sta dando dei buoni risultati il modello Unipol che attualmente retrocede nell’RC auto un’aliquota complessiva media del 13,8%, la più alta del mercato. In crescita è la redditività della rete Reale, che grazie all’approccio mutuale che la contraddistingue è in controtendenza rispetto al settore. Tra chi invece ha abbandonato un modello utilizzato di compartecipazione agli utili utilizzato in passato c’è Zurich. Ora per gli agenti della Compagnia svizzera non sono più previste incentivazioni diverse dal canonico rappel di sviluppo proposto dalla Compagnia, in aggiunta a temporanee incentivazioni dedicate ai collaboratori e legate a singoli prodotti assicurativi. Considerata debole dalla rete del gruppo svizzero anche l’iniziativa dedicata alle agenzie in difficoltà. Più complessa è la situazione legata alla remunerazione della rete agenziale: esistono infatti diverse tabelle provvisionali che di fatto differenziano in maniera rilevante la remunerazione tra gli agenti con differenze che arrivano anche al 30%.
Al di là di questi sostegni è però evidente che, almeno a medio termine – commenta Orsi -, il recupero di sostenibilità delle agenzie non possa che dipendere da un profondo cambiamento del modello organizzativo incentrato sulla digitalizzazione dei processi amministrativi e gestionali, finalizzato all’alleggerimento dei costi, e sulla capacità di sviluppare nuovi mercati ancora poco presidiati”.