Riflessioni sull’iniziativa “La mia pensione dell’INPS”

“La mia pensione” è un’iniziativa lodevole messa in atto dall’Istituto di previdenza, attesa da 20 anni.

E’ solo una stima

La prima riflessione riguarda il fatto che l’importo di una pensione futura non può essere calcolata ma solo stimata perché sarà in funzione di alcune variabili come, ad esempio, l’età pensionabile che si adeguerà in automatico con l’andamento della speranza di vita e il rendimento dei contributi versati che è strettamente legato all’andamento del PIL nominale. Anche il versamento dei contributi potrebbe interrompersi (per perdita del lavoro) e la carriera del lavoratore può generare un aumento o una diminuzione degli stessi. Per stimare un evento futuro si utilizzano dei simulatori, esattamente come ha fatto l’INPS con l’iniziativa “La mia pensione”, sostituendosi ai vari strumenti di calcolo utilizzati dagli operatori previdenziali. Si tratta, come detto, sempre di una stima, ma ben diversa da quella calcolata da chi è interessato a vendere strumenti di previdenza integrativa perché senza interessi a rappresentare un risultato più ottimista o pessimista di quello che è possibile stimare sulla base di ipotesi ragionevoli.

Forse sin troppo ottimistica

Da una prima analisi di alcune stime, si evidenzia un importo di pensione futura sin troppo ottimistica rispetto a quella che si potrebbe ragionevolmente pensare. Perché? Il simulatore INPS ipotizza un rendimento reale dei contributi versati pari all’1,5%, in linea con le previsioni pubbliche future sull’andamento economico ma distante da quello che sta accadendo da diversi anni e questo aumenta l

Lascia un commento