Sarà colpa della forte volatilità dei mercati ma dopo tre anni di ricche performance, il 2015 ha segnato una brusca frenata per i rendimenti dei fondi pensione. Secondo gli ultimi dati della COVIP nei primi nove mesi dello scorso anno, infatti, i fondi pensione chiusi hanno guadagnato in media l’1,1%, i fondi pensione aperti lo 0,6% e i PIP (piani individuali pensionistici) hanno addirittura perso lo 0,3%. Tutto questo a fronte di una rivalutazione del TFR (trattamento di fine rapporto) pari allo 0,9% sullo stesso periodo.
Si evidenziano comunque differenze importanti tra le diverse linee di investimento. Si va dall’1,5% medio della linea azionaria pura nei fondi chiusi, al – 1,1% segnato dall’offerta azionaria dei PIP. da notare come i dati della COVIP tengano già conto dell’innalzamento della tassazione delle forme di previdenza complementare previsto dalla legge di stabilità 2015 e del conguaglio fiscale per il 2014 versato nel primo trimestre 2015.
Aumentano le adesioni
A fine settembre 2015 gli iscritti alla previdenza complementare sono circa 7,1 milioni, il che significa che, al netto delle uscite, la crescita nei primi nove mesi è stata del 10,4%. L’incremento più rilevante si è verificato nei fondi pensione chiusi (472.000 iscritti in più, pari al 24,3% da inizio anno) grazie all’innovativa esperienza del settore edile. Infatti, a partire da gennaio 2015, è stato introdotto un meccanismo di adesione automatica di tipo contrattuale che prevede il coinvolgimento, mediante il versamento del datore di lavoro, di tutti i lavoratori dipendenti della categoria. Non a caso, nel corso dell’anno passato, le adesioni al fondo di categoria PREVEDI, che a fine 2014 contava 39.000 iscritti, sono salite sino a coprire la quasi totalità della platea di riferimento di circa 530.000 unità.
Nei fondi pensione aperti le adesioni sono aumentate del 5,2%, arrivando a fine settembre a 1,1 milioni.
Gli iscritti ai PIP “nuovi” hanno invece superato i 2 milioni (6,3% in più) rispetto alla fine del 2014.
Le risorse in gestione
A fine settembre il patrimonio in gestione delle forme pensionistiche è pari a circa 135,1 miliardi di euro. Escludendo i fondi pensione “pre e esistenti” e i PIP vecchi”, per i quali i dati non sono disponibili, l’aumento è di 3,2 punti percentuali rispetto alla fine del 2014.
Le risorse dei fondi chiusi ammontano a 41,5 miliardi, in crescita del 4,7%.
I PIP “nuovi” dispongono di un patrimonio di 17,9 miliardi e i fondi pensione aperti di 14,6 miliardi; l’incremento nei primi nove mesi dell’anno è stato, rispettivamente, del 4,8 e del 9,9%.