Lavorare part time può non avere influenza sull’età pensionabile sebbene la minore contribuzione incide sulla misura dell’importo.
Uno dei principali quesiti che ci vengono posti è quello che riguarda l’incidenza del lavoro part time sulle prestazioni pensionistiche.
Al contrario di quanto si possa pensare il lavoro part-time non sempre allontana l’età pensionabile anche se influisce (sempre) in senso negativo sulla misura poiché la retribuzione percepita è inferiore e questo determina un impatto sull’importo della pensione.
Il diritto alla pensione
Per quanto riguarda la maturazione del diritto alla pensione le settimane, i mesi e gli anni di lavoro svolti in part-time (orizzontale o verticale) vengono conteggiati come full-time a condizione che sia stato rispettato il minimale inps per il lavoro dipendente, un valore di poco superiore a € 10.500,00 euro nel 2018.
Ad esempio, un lavoratore del settore privato che ha lavorato 35 anni a tempo pieno ed altri 8 anni con lavoro part-time con un reddito annuo superiore al predetto minimale al termine della carriera lavorativa potrà vantare sempre un’anzianità contributiva di 43 anni (35+8=43).
L’importo della pensione
Quello che invece cambia è la misura della pensione: l’importo sarà necessariamente inferiore a quello che sarebbe stato con il lavoro a tempo pieno. Inevitabilmente, diminuendo la retribuzione annua, diminuiranno anche i contributi versati (calcolati sempre sulla retribuzione percepita) e, di conseguenza, anche il valore dell’assegno. Quindi tanto maggiore è il periodo di part-time tanto superiore sarà la riduzione dell’importo della pensione futura.
Questo effetto negativo sull’importo della pensione è del tutto evidente nel regime di calcolo contributivo, quindi per la quota di pensione riferita al periodo post 2011 (per chi aveva meno di 18 anni di contribuzione al 31/12/1995) o post 1995 (per chi aveva almeno o più di 18 anni di contribuzione al 31/12/1995).
A differenza di quanto si crede, invece, l’eventuale quota della pensione calcolata in regime retributivo (sino al 1995 per coloro che hanno meno di 18 anni di contribuzione al 31/12/1995 e sino al 31/12/2011 per coloro che ne hanno almeno o più di 18) non viene penalizzata dal lavoro part time anche se si termina la carriera lavorativa ad orario ridotto. Questo perché è riconosciuta al lavoratore una “base pensionabile” pari a quella che avrebbe avuto se fosse rimasto con un rapporto a tempo pieno. Come? Aumentando il periodo temporale entro cui determinare l’importo (per la quota A ultimi 5 anni di retribuzioni e per la quota B ultimi 10 anni per anzianità maturata dal 1993 al 1995 o sino al 2011 a seconda dei casi) di un periodo pari esattamente al numero di settimane mancanti all’anno pieno. Questo meccanismo impedisce, in sostanza, che gli ultimi anni di lavoro svolto a part-time penalizzino le quote retributive della pensione.
In alcuni casi addirittura è possibile che il pensionato ci guadagni qualcosa in quanto ampliandosi il periodo di riferimento per la ricerca delle ultimi 5 o 10 anni, si andranno a rivalutare con coefficienti ISTAT maggiori le retribuzioni più remote nel tempo.
Facciamo un esempio pratico per capire meglio.
Ipotizziamo un lavoratore che abbia svolto la propria attività part time al 50% negli ultimi 15 anni prima del pensionamento.
Per il calcolo della base pensionabile riferita alla quota A della pensione bisogna fare la media degli ultimi 5 anni di retribuzione, ebbene in questo caso per ottenere 5 anni pieni è necessario andare a ritroso per 10 anni (5 anni part time al 50%) mentre per determinare la base pensionabile della quota B bisogna fare la media delle ultime 10 retribuzioni annue prima del pensionamento, in questo caso gli ultimi 20 anni (10 anni part time al 50%).
Andando indietro di 10 e 20 anni (anziché 5 e 10) può anche succedere che i coefficienti di rivalutazione ISTAT delle retribuzioni possano portare a una base pensionabile addirittura più elevata di quella di un lavoratore full time.
Salve, ho intenzione di chiedere il lavoro part-time a 6 ore giornaliere per gli ultimi anni di lavoro.
Sono impiegato metalmeccanico di 5° livello da 36 anni, vorrei sapere a quanto potrebbe ammontare la paga mensile e la futura pensione.
Grazie
Per quanto riguarda la retribuzione, sarà proporzionale all’orario full time stabilito dal contratto collettivo.
L’effetto del part time sulla pensione (contributiva) è un versamento più basso dei contributi (calcolato sulla retribuzione annua lorda) e quindi un minor montante contributivo.
buongiorno, ho lavorato 26 anni a tempo pieno come autista di bus iniziando nel 1992 (io sono del 1969),poi la mia azienda ha chiuso facendomi perdere i parametri di anzianità,purtroppo. ora ho optato per varie ragioni, per un part time che mi darà ca 800 euro al mese. questo comporterà un allungamento dei tempi per arrivare alla pensione?
grazie per la risposta, cordiali saluti dario.
No, il part time incide solo sull’importo della pensione e non sulla maturazione del diritto. Un anno part time corrisponde comunque a un anno pieno per l’anzianità contributiva.
Salve sono un invalido civile percepisco una minima di 294 euro ho lavorato circa 16 anni in regola x ora lavoro part time x arrivare alla minima devo arrivare a 21 anni di lavoro contando pero che i contributi saranno a meta ?
Il part time non penalizza l’anzianità contributiva ma solo il calcolo della pensione. Ogni anno lavorato part time corrisponde a un anno di contribuzione piena.
Il requisito minimo contributivo per la pensione di vecchiaia è 20 anni, non 21.
A novembre compio 67 anni. Dovrei andare in pensione con anzianita’. Mi offrono da ora una famiglia un part time di due o tre ore settimanali, cosa incide sulla pensione?
Il part time incide sull’importo della pensione in funzione della retribuzione percepita, più è bassa e minore sarà l’incremento della pensione.
Salve, lavoro da 8 anni a tempo pieno, ora vorrei chiedere il part time per motivi familiari.. ho 29 anni.. come inciderà nel mio futuro considerando che non mi ridurranno di molto lo stipendio? Con i contributi e tutto il resto.
Il part time non incide sull’anzianità contributiva del lavoratore, un anno lavorato part time corrisponde a un anno intero lavorato a full time. Per quanto riguarda invece l’importo della pensione, in un sistema di calcolo contributivo basato sulla contribuzione versata, è evidente che il periodo part time incide negativamente sull’assegno per via dei minori contributi versati rispetto al full time.
Buonasera vorrei sapere cosa mi aspetta a livello pensionistico .. ho 54 anni ho lavorato 9 anni full time e da 10 lavoro part time 20 ore settimanali..una collega dice che invece di 56 settimane ne vengono calcolate solo 26 e quindi saremo costrette a lavorare più anni..mi chiarite un po’ la situazione? grazie
Il part time non penalizza l’anzianità contributiva mentre incide sull’importo.
Un anno di lavoro part time vale un anno di anzianità contributiva come se fosse a tempo pieno, ovviamente l’importo della pensione ne risulterà penalizzato.
buonasera
io sono mama da 6 anni lavoro part-time verticale faccio 18 ore , vale per la pensione ? oggi al lavoro mi anno detto che dovrei fare di pui ore perche non conta per la pensione…ci sono stati dei cambiamenti nel 2019
grazie per la risposta
Nessun cambiamento, il lavoro part time non incide sull’anzianità contributiva ma solo sul calcolo dell’importo della pensione.
Ho maturato la pensione il 31/12/2011 prima della Fornero.tutto col sistema retributivo.Non sapendolo ho continuato a lavorare part time fino al 2016. Come va calcolata la pensione?Sono ancora in tempo per il ricorso.
Quando deciderà di cessare definitivamente l’attività lavorativa avrà diritto a percepire un supplemento di pensione in base alla contribuzione ulteriore versata.
Salve, faccio tre part time x un totale di 20 ore settimanali, ma il mio reddito annuo, comprensivo di tredicesima, quattordicesima e senza fare straordinarie è di circa 9000 euro lordi, quando il minimale è 10670 euro annui. Siccome non raggiungo il minimale, quanti mesi maturo in un anno solare con il reddito di 9000 euro lordi? Grazie
Le settimane accreditate sono in proporzione alla retribuzione ridotta rispetto il minimale.
Salve, ho 55 anni e sono dipendete nella scuola come personale ATA. Ho preso il PART TIME verticale per restare a casa 1 mese intero all’anno. Lavorerò praticamente 11 mesi su 12. I colleghi dicono che la pensione si ritarderà ogni anno di un mese. Al di là dell’aspetto economico, che non mi preoccupa. vorrei sapere se è vera questa cosa dell’allontanamento della pensione. Grazie
Il part time non incide sull’anzianità contributiva ma solo sul calcolo della pensione.
I merito all’articolo che su ho letto volevo presentare la mia sirtuazione. Rientro nel caso post 1995 (per chi aveva almeno o più di 18 anni di contribuzione al 31/12/1995) e solo nel 2018 e 2019 ho preso part taim verticale ossia 6 mesi a stipendio pieno e 6 mesi senza stipendio. Quindi dal 30 Aprile 2019 dovrei andare in part time senza retribuzione fino ad agosto che raggiungo la pensione il 1 settenbre 2019. Questo mio caso è penalizzante ai fini del calcolo pensione? mi conviene continuare il lavoro fino ad Agosto? Sono dipendente regionale fascia “c”. Grazie
Il periodo da Lei indicato è in regime di calcolo contributivo, lavorando part time non avrebbe una penalizzazione sull’anzianità contributiva maturata ma solo sul calcolo della pensione.
Buongiorno ho lavorato dal 1979 per 6 anni full time e poi fino al 16 luglio 1996 part time. Da quel momento sono dipendente pubblico full time. Dovrei andare in pensione anticipata in marzo 2022 vorrei sapere se la mia pensione subirà una forte decurtazione x gli 11 anni di partime prima del 1995. Grazie saluti Rosanna
Il part time nel regime di calcolo retributivo (anni ante 1996) non penalizza l’importo della pensione come invece accade nel regime contributivo
Buongiorno, mia madre è del 1960. Ha iniziato a lavorare nel 1981. A parte due maternità ha sempre lavorato a tempo pieno tuttavia ora per curare i nonni vorrebbe lavorare p.time gli ultimi 2-3 anni prima del pensionamento. Premesso che rispetta il minimale contributivo annuo, quindi maturerebbe pienamente l’anzianità pensionistica, al patronato le hanno detto che per non compromettere l’assegno pensionistico non può far trasformare il contratto di lavoro da full time a part time ma deve dimettersi e farsi riassumere. Non riesco a capire la motivazione di questa indicazione. Può essermi d’aiuto? Grazie
Sinceramente nemmeno noi riusciamo a comprendere questo consiglio. Lei ha comunque ragione, il part time non incide sull’anzianità contributiva ma solo sul calcolo dell’importo della pensione.
Buongiorno, sono una dipendente pubblica di 64 anni, ho maturato 8 anni di contributi prima del 1995 e 23 anni dal 1996 a oggi, per un totale di 31 anni; vorrei fare gli ultimi anni (3 circa) in regime di part-time all’80%; vorrei sapere se e di quanto eventualmente l’importo di pensione verrebbe penalizzato. Grazie
Il lavoro part time non penalizza l’anzianità contributiva (un anno part time vale un anno intero di contribuzione) ma incide sull’importo della pensione.
Salve,
ho lavorato dall’ottobre 1985 e sino a marzo 2016 in aziende private per un totale di 30 anni contributivi versati (ho avuto periodi di disoccupazione).
Dal marzo 2017 lavoro part-time (28h settimanali) presso Poste Italiane Spa. Ho 52 anni. Presupponendo di lavorare ancora 10 anni come verrebbe calcolata la mia pensione?
La pensione sarà calcolata in regime misto: retributivo per il periodo 1985 – 1995 e contributivo dal 1996 in avanti.
Il part time non incide sull’anzianità contributiva ma solo sul calcolo dell’importo.
Da qualche anno lavoro con un contratto a chiamata. Ora la commercialista vorrebbe mettermi part time.
Cosa è meglio ai fini dei contributi per la pensione.
Ho 64 anni e devo lavorare fino a 67.
Grazie per la risposta
Casella Gloria
Con la riforma Fornero il sistema di calcolo è per tutti contributivo (dal 1996 o 2012 a seconda dei casi) per cui quelle che conta è l’importo dei contributi versati e non la tipologia di lavoro svolto.
Salve, lavoro dall’età di 16 anni, oggi ne ho 50 e da quasi 16 lavoro part time, guardando la mia posizione contributiva sul sito inps, noto che le settimane calcolate per la pensione sono dimezzate negli anni del part time, facendo fare il calcolo al sistema andrei in pensione nel 2038 e nel 2031 con quella anticipata. Dal 1985 al 2038 sono bel 53 anni che avrò lavorato, anche togliendo uno o due anni di vuoto tra un lavoro e un altro mi sembrano tanti, non dovrebbero essere 42 + 10 mesi, cosa mi sfugge?
il requisito per la pensione anticipata è 42 anni e 10 mesi, come giustamente afferma. Con queste poche informazioni non siamo in grado di poter dare una risposta al suo quesito, avremmo bisogno di analizzare il suo estratto conto contributivo
Ho 57 anni e lavoro da 35 anni, i primi 9 full time tutto il resto part time, solo ora scopro di avere in tutto solo 25 anni di contributi perché?
Il lavoro part time non è penalizzante per l’anzianità contributiva ma solo per l’importo dell’assegno. Il suo caso potrebbe spiegarsi con periodi in cui non è stato versato il minimo contributivo per l’accredito del periodo intero.
Buongiorno, ho 35 anni e lavoro full time per un’azienda da 10 anni. Ho ricevuto una nuova offerta lavorativa per un part time di probabilmente di 6 ore al giorno (o forse 4 ancora è da definire).
Se il lordo annuale del nuovo impiego part time, fosse uguale a quello che percepisco attualmente lavorando full time, a livello di assegno pensionistico per il futuro, ci perderei oppure essendo l’importo lordo lo stesso non mi cambierebbe nulla dal punto di vista pensionistico?
grazie
A parità di retribuzione i contributi versati saranno i medesimi e, in regime di calcolo contributivo, conseguentemente l’importo dell’assegno non subirà diminuzioni.
Buongiorno, ho 33 anni e lavoro con contratto full time da 10 anni. Mi hanno proposto un contratto part time 20 ore settimanali con un’azienda A e un altro contratto p.time 20 ore sett con altra azienda B. Lavorerei quindi 40 ore sett ma con 2 diverse aziende. L’attuale retribuzione sarebbe (esempio euro 2000 mensili) semplicemente divisa tra le due aziende (1000 azienda A e 1000 azienda B). A livello della pensione futura mi cambierebbe qualcosa in relazione montante contributivo? ci rimetterei o rimarrebbe invariato come se lavorassi full time con unica ditta?
Grazie
In questo caso nulla cambierebbe per il montante contributivo finale
Buonasera ho 50 anni e lavoro da 28 anni;dal 1988 al 2007 full-time dal 2008 ad oggi par-time (20 h sett. ).Quest’ultimo contratto quando inciderà sul calcolo dell’importo della pensione?Grazie
Si, la quota di pensione dal 1996 è calcolata in regime contributivo e, di conseguenza, in base ai contributi versati che, a part time, sono inferiori a quelli del tempo pieno
Salve, sono una dipendente della scuola da circa 12 anni e in precedenza ho lavorato 24 anni per le poste. Il prossimo anno con i periodi di disoccupazione e gli anni lavorati , raggiungerò quota 100. Avendo maturato con le poste il diritto alla pensione è possibile chiederne il calcolo in base alla mia contribuzione Ipost? Visti gli ultimi 10 anni di carriera discontinua nella scuola prima del passaggio di ruolo, non percepivo grossi stipendi mentre quando mi sono licenziata dalle Poste prendevo molto di più.
Certo che è possibile ma è necessario analizzare l’estratto conto contributivo dei versamenti a IPOST
Buongiorno ho lavorato come dipendente pubblico a tempo pieno dal 1998 fino 2009 poi sono passata ad un partime 66,6% ed adesso per tre anni vorrei passare al 50% per motivi familiari .Dovrei ritornare al 66,6%dopo i tre anni .volevo sapere ai fini di assegno pensionistico se si
abbasserà di tanto l’assegno.Grazie
Stante il sistema di calcolo contributivo, l’importo della pensione varia in funzione dei contributi versati che sono calcolati in percentuale sulla retribuzione. In sostanza maggiore è la retribuzione, maggiori sono i contributi versati e di conseguenza maggiore sarà l’importo dell’assegno.
Le chiedo per piacere una cosa.
Per ottenere l’assegno ordinario di invalidità si dice che oltre al requisito medico ci vogliano almeno 5 anni di contributi di cui 3 negli ultimi 5.
Ma sono i contributi al diritto o al calcolo ?
Buona sera e grazie.
Sono contributi utili a maturare il diritto ma in sostanza determinano anche l’importo dell’assegno
salve lavoro dal 91 a part time 20 ore settimanali ho da farvi due domande…se resto part time a che eta andro’ in pensione e cosa percepiro’…….se invece dovessi passare a full time avro’ una differenza sulla pensione come la dovro’ calcolare …grazie
Il lavoro a tempo parziale non incide sull’età pensionabile ma solo sull’importo dell’assegno: versando meno contributi si ha una pensione più bassa
Assunta nel 1989 come P.T. 50% x 6 mesi, dopo full time sino al ’97. Dal ’97 ad oggi p.t. 75%. Totale anni di servizio 30 anni. Domanda: come calcolare quanto sarà la pensione percepita mantenendo il P.T. e come cambierebbe,invece, se gli ultimi anni fossi full time? Eventualmente a chi rivolgersi per questo calcolo? Grazie
Il part time di periodi ante 1996 non incide in modo particolare sull’importo dell’assegno, mentre quello effettuato post 1995 riduce l’importo proporzionalmente ai minori contributi versati. Per quanto riguarda i calcoli siamo in grado di poterli eseguire ma necessitiamo di documentazione, nel caso fosse interessata la preghiamo di contattarci scrivendo a info@infoprevidenza.it, le invieremo l’elenco dei documenti necessari e il costo per il servizio.
sono una lavoratrice dipendente pubblica, ho 64 anni di età ho fatto il part-time al 50% per 12 anni, nel 1955 avevo meno di 18 anni lavorativi come viene calcolato la mia pensione se vado a luglio 2020 e posso andara in pensione con quota 100
Il regime di calcolo applicato nel suo caso è misto, retributivo sino al 1995 e contributivo dal 1996 in poi. Quota 100 è accessibile a condizione di aver maturato 62 anni di età ed almeno 38 di anzianità contributiva.
Salve ho lavorato dal 96 al 2001 part time al 69,9 per cento dal 2001 ad oggi full time i contributi part time al fine del raggiungimento della pensione saranno conteggiati come quelli full time?grazie
Si, a condizione che abbia raggiunto il minimale contributivo previsto
Salve. Ho lavorato nel privato come dipenedte dal 1985 al 1997. Dal 1997 ad oggi sono dipendente pubblico miur. Da ottobre 1994 ad agosto 1997 (2a+10m), nel privato ho lavorato part time 50%. Questo influirà negativamente sul calcolo della mia pensione? Grazie
Solo per il periodo contributivo (1996 e 1997) il part time penalizza l’importo dell’assegno in quanto la contribuzione versata (in relazione alla minor retribuzione) è più bassa
Salve vorrei sapere una cosa mi mancano 8 anni alla pensione ho sempre lavorato full time ma adesso mi hanno trovato la fibromialgia in forma grave e la mia azienda mi avrebbe proposto le 20 ore settimanali cosa mi viene a penalizzare tra contributi e mensilità della pensione grazie
In caso di part time la contribuzione si riduce in base alla minor retribuzione, questo determina un minor apporto al montante contributivo e, di conseguenza, un minor importo dell’assegno finale.
mmmm
in effetti sarà molto difficile che possa accadere
Salve, ho bisogno di essere consigliato sul cosa mi conviene fare per non compromettere negativamente il mio futuro pensionistico gia’ abbastanza complicato…;
premetto che sono nato il 19/12/1955 ( 64 anni compiuti…) e ho sempre lavorato nel settore tessile-calzaturiero, i primi contributi risalgono al 01/10/1973 e proseguono fino al 10/01/2017.
Conseguiti con varie aziende e anche con diversi periodi di C.I.G., e dal 07/07/2017 e fino al 24/11/2018 ho usufruito della NASPI; quindi risulto inoccupato dal 10/01/2017.
Facendo il calcolo sul portale INPS, risultano 1515 settimane utili per la misura e 1388 settimane per il diritto; rendendomi conto dell’esiguita’ contributiva vorrei proseguire al versamento dei contributi almeno gli ultimi due anni e mezzo che attualmente mancano alla data della mia pensione (31/12/2022)
Ho ricevuto proposte relative ad un eventuale contratto part-time (20 ore sett.), e vorrei sapere se accettando un tale contratto l’importo reale della mia pensione futura ne risentirebbe in negativo…?
Inoltre, le vorrei chiedere se invece di accettare un contratto part-time nella mia situazione sarebbe piu’ giusto valutare di aprire una P.I e avviare una mia attivita’ artigianale di lavoro autonomo…!?
La ringrazio anticipatamente
la contribuzione che potrà continuare a versare, indipendentemente dalla tipologia di reddito prodotto, lavoratore autonomo, dipendente e dal tipo di contratto, full time, part time, andrà comunque ad incrementare il suo montante contributivo per la quota di pensione maturata post 2012. Tenga presente che lavorando come dipendente a part time si riducono i contributi versati (33%) in funzione della retribuzione percepita; in caso di lavoro autonomo la contribuzione è pari al 24% del reddito.
Salve vorrei sapere lavorando part-time 21ore a settimana al anno come vengono calcolati i contributi ?io o già 16anni di contributi vorrei arrivare alla minima di 20anni
A condizione che la retribuzione rispetti il minimale di legge, i periodi part time comunque garantiscono la copertura di un anno intero per il diritto alla pensione, mentre determinano una riduzione dell’importo.
Buongiorno! Ho circa 12 anni di lavoro agricolo, ho iniziato a lavorare all’età di 15 anni, a 27 ho dovuto lasciare per far fronte alla crescita dei miei 3 figli, in questo l’asso di tempo ho lavorato solo 4 mesi ho ripreso a lavorare all’età di 33 anni ,oggi ne ho 63 e mezzo e da circa 30 anni svolgo lavoro partaim come operaia pulitrice , mi chiedo se ho raggiunto i requisiti per andare in pensione.Attendo risposta grazie!
Sulla carta avrebbe maturato il requisito contributivo (41 anni e 10 mesi) necessario per la pensione anticipata con il cumulo della contribuzione agricola con quella INPS da lavoro dipendente.
Cordiali saluti