Previdenza complementare: dove mi iscrivo?

fondo pensioneL’offerta di prodotti di previdenza complementare è ampia e articolata, ci sono strumenti per tutti i gusti. Si chiamano “forme di previdenza complementare” e si possono dividere in due macro categorie:

  • quelle senza scopo di lucro;
  • quelle che perseguono il profitto.

Entrambe sono soggette alla vigilanza della COVIP (Commissione di vigilanza sui fondi pensione).

Alla fine del primo trimestre del 2015, gli iscritti risultavano 6,760 milioni con una crescita (sempre nel primo trimestre) di circa 220 mila unità, pari al 3,4%.

Vediamo di capire quali sono le forme di previdenza complementare disciplinate dalla legge e analizzare le principali caratteristiche:

  • Fondi pensione chiusi (detti anche di categoria o negoziali);
  • Fondi pensione aperti;
  • PIP (Piani individuali pensionistici);
  • Fondi pensione preesistenti;
  • Fondi pensione territoriali – regionali.

Fondi pensione chiusi

Hanno come potenziali aderenti soggetti che appartengono a un medesimo comparto, categoria, impresa o gruppo di imprese o ad un determinato territori (regione o provincia autonoma). le risorse sono affidate in gestione a soggetti esterni e depositate presso la Banca Depositaria. Non hanno scopo di lucro e pertanto costi molto più bassi che si possono verificare confrontando “l’ISC” (Indicatore sintetico dei costi) che ogni forma di previdenza complementare deve obbligatoriamente  pubblicare sul proprio sito web. L’adesione può avvenire solo in forma collettiva.

Fondi pensione aperti

Istituiti  e, generalmente, gestiti direttamente da Banche, SIM, SGR e Compagnie di assicurazione. L’adesione può avvenire sia in forma collettiva sia in forma individuale.

PIP

Istituiti esclusivamente da Compagnie di assicurazione sulla vita. Si tratta di contratti di assicurazione sulla vita con finalità previdenziale. L’adesione può avvenire solo in forma individuale. In genere sono i prodotti che presentano i costi più alti.

Fondi pensione preesistenti

Forme pensionistiche complementari già istituite alla data del 15 novembre 1992. L’adesione avviene solo su base collettiva e l’ambito dei destinatari è individuato dagli accordi o contratti aziendali o interaziendali.

Fondi territoriali

Assimilabili ai fondi chiusi e si rivolgono ai lavoratori, pubblici, privati e autonomi di una precisa area territoriale, che può essere regionale o provinciale:

  • Fopadiva

Fondo per tutti i dipendenti della Valle d’Aosta. Operativo da febbraio 2004. Ha natura territoriale ed intercategoriale, senza scopo di lucro.

  • Laborfonds

Fondo negoziale per i lavoratori dipendenti da datori di lavoro che operano nel territorio del Trentino Alto Adige. Senza scopo di lucro e con il concreto sostegno della Regione Trentino Alto Adige. Il fondo è di proprietà degli aderenti.

  • Solidarietà Veneto

Fondo contrattuale territoriale, costituito dalla CISL nel 1990, prima ancora del decreto n. 124/1993. Si tratta, ancora oggi,  dell’unico fondo istituto da un sindacato.

Per maggiori informazioni sugli strumenti di previdenza complementare clicca qui.

 

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