Una riflessione sulla pensione di vecchiaia e anticipata

Secondo l’istituto di previdenza sociale, l’importo medio delle pensioni dirette erogato nel 2018 è di € 1.093,00  contro i 1.042,00 euro dello scorso anno.

Di fatto il numero delle pensioni erogate fino al primo trimestre 2018 sono 110.997 contro le 121.095 dello stesso periodo dello scorso anno, quindi in diminuzione.

Per quanto riguarda le pensioni di vecchiaia, le prestazioni erogate sono pari a 29.564 con un importo medio annuo di 761,00 euro.

Le pensioni anticipate sono state invece 31.397 con un importo medio annuo pari a 2.044,00 euro.

 

Inoltre l’Istituto di previdenza sociale ha ricordato che mentre il 2017 è stato un anno in cui sia i requisiti di età per la vecchiaia, sia quelli di anzianità per la pensione anticipata, sono rimasti immutati rispetto al 2016, nel 2018 è è arrivata una grossa novità: l’equiparazione fra uomini e donne a 66 anni e sette mesi dei requisiti per la pensione di vecchiaia nel settore dei dipendenti privati e dei lavoratori autonomi.

 

La pensione di vecchiaia dunque nel 2018 “verrà infatti erogata al raggiungimento dell’età di 66 anni e 7 mesi sia per gli uomini che per le donne, arrivando quindi alla completa armonizzazione dei requisiti per tutti i lavoratori dipendenti privati ed i lavoratori autonomi”, fa sapere l’Inps. Insomma dal 2018 dunque le regole per lasciare il lavoro saranno le stesse per i lavoratori uomini e le lavoratrici femmine.

 

Un dato colpisce: l’importo delle pensioni anticipate è quasi tre volte quello delle pensioni di vecchiaia. E poiché si parla di prestazioni anticipate il momento del godimento è anteriore al requisito anagrafico della prestazione di vecchiaia!

 

Forse una riflessione su coloro che difendono a spada tratta le pensioni anticipate è doverosa.

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