Part time: contributi utili per il diritto e per il calcolo della pensione

Domanda:

Giuseppe. Sono nato nel 1981 e la mia posizione INPS è abbastanza complessa. Ho lavorato dal 2008 al 2011 con un contratto a progetto. Nel mio estratto conto contributivo risultano però un totale di soli nove mesi di contribuzione perché la retribuzione era bassissima. C’è un modo per poter recuperare a livello contributivo quello che il datore di lavoro non ha versato? Da gennaio 2012 al 30 giugno 2013 ho lavorato come dipendente, effettivamente vedo sul mio estratto conto che le due colonne “contributi utili per il diritto” e “contributi utili per il calcolo coincidono perfettamente (52 settimane annuali) e non ci sono note. Dal 18 luglio 2013 a oggi sono stato assunto part time 50% in un altra azienda, nella colonna “contributi utili per il diritto sono presenti 52 settimane mentre nella colonna “contributi utili per il calcolo” ce ne sono 26. Sin qui penso sia tutto regolare. Però nella colonna “note” è apparsa la seguente frase: “numero di contributi soggetto a verifica in quanto la retribuzione corrisposta non è sufficiente per riconoscere l’intero periodo”. Che cosa significa? Lo stipendio è stato troppo basso per far valere i contributi pieni? Perderò tutti i periodi in cui lavoro part time? La retribuzione annuale è di circa 10.000,00 euro. Al patronato e all’INPS mi hanno detto che la nota è perché lavoro part time e che ho meno contributi validi per il calcolo. Io ho seri dubbi e penso che sia invece legata alla retribuzione che non è sufficiente.

Risposta

Hanno ragione entrambi, sia l’INPS che il patronato. I periodi di lavoro part time sono utili per maturare il diritto alla pensione, ma vengono ridotti proporzionalmente ai fini del calcolo. Quest’ultimo aspetto non ha alcuna rilevanza nel sistema di calcolo contributivo. La somma accantonata annualmente dipende esclusivamente dall’ammontare della retribuzione percepita (33%). Per recuperare l’eventuale differenza contributiva degli anni falò 2008 al 2011, occorre una formale denuncia/richiesta all’ispettorato del lavoro, esibendo documentazione a sostegno.