Con l’avvicinarsi della pensione il lavoratore potrebbe avere interesse a chiedere il riscatto della laurea per riuscire così ad anticipare l’uscita.
Se poi la carriera lavorativa ha visto l’iscrizione a più gestioni previdenziali si pone anche il problema su dove sia meglio effettuare il riscatto.
Il Dlgs 564/1996 e 184/1997 hanno introdotto la possibilità di riscatto anche ai fondi sostitutivi ed esclusivi dell’AGO e alla Gestione Separata.
Ad esempio, un lavoratore con contributi nel fondo pensione dipendenti, nella gestione artigiani e nella gestione separata potrebbe chiedere il riscatto in quest’ultima invece che nel fondo lavoratori dipendenti o nella gestione artigiani. Una scelta che avrebbe anche una convenienza economica dato che nella gestione separata l’onere del riscatto è determinato in regime contributivo e non dal calcolo della riserva matematica.
L’impossibilità
La facoltà di scelta tuttavia incontra alcune limitazioni. Secondo l’Inps, infatti, possono formare oggetto di riscatto nella Gestione separata esclusivamente i periodi temporalmente successivi al 31 marzo 1996, cioè quelli successivi all’introduzione dell’obbligo contributivo presso la gestione separata ad opera della Riforma Dini del 1995.
Quindi un lavoratore con contribuzione in più gestioni che, per esempio, ha conseguito il diploma di laurea nel quadriennio 1990 – 1994 non può chiedere il riscatto nella gestione separata ma potrà farlo presso le altre gestioni cui risulta iscritto. E, dovrà quindi pagare il costo in termini di riserva matematica poiché si tratta di un periodo ricadente nel sistema retributivo.
Se, invece, la laurea fosse stata conseguita nel quinquennio 93-97, è possibile spezzare il periodo riscattando nella gestione separata l’arco temporale che va dal 1° aprile 1996 al 31 dicembre 1997 e la parte antecedente (1° gennaio 1993 – 31 marzo 1996) nelle altre gestioni assicurative.