Nella vendita e nella vita non dire mai “tanto ormai”

entusiasmoVendere è tra le attività più affascinanti che si possano fare, in grado di regalare soddisfazioni professionali (ed economiche) immense. Ma, più che per ogni altro lavoro, è fondamentale crederci, farlo con passione, entusiasmo e motivazione, solo così si possono superare i momenti di difficoltà che si incontrano lungo il percorso. 

Mi è capitato spesso di vedere amici e colleghi in condizioni psicologiche difficili, che non riuscivano a portare a termine con successo una trattativa di vendita per lunghi periodi e mi domandavo, spaventato, come avrebbero fatto a resistere, ad andare avanti, come sarebbe andata a finire. E invece, a distanza di tempo, ho rivisto qualcuno di questi felice e contento, pieno di vita e di entusiasmo. E ho capito che, in realtà, non possiamo mai dire che una persona è finita, che non è portata per un certo lavoro, perché tutti abbiamo enormi capacità che non utilizziamo e la vita ci offre sempre nuove opportunità, impensabili prima.

Ma forse c’è qualcosa di più profondo. Quando non hai successo e devi affrontare una sconfitta,  (nella vendita come nella vita) ti allontani dalla realtà presente, ti ritiri in te stesso, è un po’ come se fossi morto. E quando ti riprendi, quando torni a vivere, è come se ti fosse data una seconda vita, e ti prende un desiderio di fare e di avere nuove esperienze. Per questo non bisogna mai dire “tanto ormai“. Tanto orami non ci riesco, tanto ormai non mi sono laureato, tanto ormai è impossibile. Non ha senso: è come dire “tanto ormai i saldi sono finiti”. Si, i saldi sono finiti ma ci sono tante altre possibilità di acquisto. E non bisogna nemmeno perdere tempo a lamentarci di non avere questo o quello, o nascondersi dietro falsi alibi. Sbagli ne facciamo tutti.

Non è semplice ottimismo: fai la cose che ti piacciono, che ti stimolano e lascia perdere il resto. Non parlare con chi ti è antipatico, con chi ti annoia; e se invece c’è qualcosa che per te ha realmente valore, lotta per realizzarlo.

Si può essere vivi a novant’anni come a venti. E lotta senza paura, col piacere, con il gusto di farlo, come se fosse una gara di sci, o di tennis, o una maratona.

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