Le polizze per le spese sanitarie

polizza saluteNel nostro Paese le polizze che rimborsano le spese sostenute a causa di malattia o infortunio, rappresentano una fetta davvero ridotta del mercato assicurativo. La percentuale di famiglie che hanno acquistato almeno una polizza malattia e/o infortuni è di poco superiore al 5%, in sostanza 1,6 milioni di nuclei familiari su un totale di 24,5 milioni. Il premio annuo medio versato è di600,00 euro.

Finalità

In virtù di contratti di lavoro nazionali o integrativi aziendali, il numero di coloro che in qualche modo usufruiscono di un’assicurazione privata è sicuramente più elevato. Ma qual’è la finalità di queste polizze, sono davvero utili?

Se guardiamo alla domanda crescente di accesso a cure mediche, esami diagnostici e assistenza a causa anche dell’allungamento della vita media, non vi è alcun dubbio che questi strumenti risultano pressoché indispensabili, visto che il sistema pubblico non è più in grado di far fronte alle richieste di servizio. E’ molto importante per il cittadino scegliere bene perché sul mercato si trovano soluzioni di ogni tipo.

La scelta delle prestazioni erogate

Le polizze salute possono offrire garanzie molto diverse tra loro. Fra quelle più comuni troviamo il rimborso per esami specialistici e di alta diagnostica (TAC, risonanza magnetica, scintigrafia) e per le cure ospedaliere in occasione di ricovero o di intervento ambulatoriale o in day hospital (rette di degenza, onorari dell’equipe operatoria, spese per il periodo di convalescenza come acquisto di medicinali, esami clinici, prestazioni infermieristiche, fisioterapie, trattamenti riabilitativi). In genere non sono comprese le spese sostenute per cure dentarie, l’acquisto di lenti o montature, o le spese collegate alla maternità, anche se qualche Compagnia inizia ad estendere la garanzia a questi casi.

A cosa bisogna fare attenzione per la scelta delle garanzie? Innanzitutto è importante la modularità. Le Compagnie propongono “pacchetti” di garanzie, diversi per prezzo e prestazioni, ma sempre più spesso consentono di scegliere cosa inserire e cosa escludere coma da un catalogo. In secondo luogo è consigliabile concentrarsi solo su eventi sporadici ma che possono avere un peso determinante in termini di danno economico provocato. Le visite mediche ordinarie e gli accertamenti diagnostici di routine, infatti, difficilmente mettono in crisi finanziaria il patrimonio famigliare. Al contrario, eventi come un ricovero, accertamenti diagnostici avanzati o cure oncologiche, a lungo andare possono avere conseguenze economiche pesanti sul bilancio famigliare. Meglio allora, ridurre il premio rinunciando al primo gruppo di garanzie, per privilegiare il secondo.

I costi

E i costi? Dobbiamo dire che sono molto variabili. Una garanzia base per un single, che comprende il ricovero e tralascia le visite di routine, costa circa 400,00 euro l’anno. Diverso è il discorso per le famiglie, secondo un’indagine dell’ AIBA (associazione dei broker assicurativi), un nucleo di tre persone che desidera tutelarsi dai rischi più importanti, deve mettere in preventivo un premio medio annuo intorno ai 1.200 – 1.500 euro Molte Compagnie hanno stipulato convenzioni con alcune strutture sanitarie private che permettono l’assistenza diretta. In pratica l’assicurato non deve anticipare la spesa e poi presentare la documentazione per il rimborso, ma può usufruire della prestazione senza pagare.

Attenzione infine alla presenza di eventuali franchigie o scoperti, altro aspetto importante a cui fare attenzione e che potrebbe riservare sgradite sorprese al momento dell’indennizzo.

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