Una delle note negative del nostro sistema previdenziale riguarda la scarsa adesione dei giovani alla previdenza complementare. Come sottolinea la Relazione annuale della Covip soltanto il 15 per cento delle forze di lavoro con meno di 35 anni è iscritto a una forma pensionistica complementare. Il tasso di partecipazione sale al 23 per cento per i lavoratori di età compresa tra 35 e 44 anni e al 30 per cento per quelli tra 45 e 64 anni. Nel complesso, l’età media degli aderenti è di 45,2 anni, rispetto ai 42,1 delle forze di lavoro.
Grazie alla riforma Fornero il nostro sistema previdenziale è considerato finanziariamente sostenibile, soprattutto per effetto degli ulteriori innalzamenti dell’età pensionabile e all’introduzione per tutti del sistema di calcolo contributivo, ma con limiti di adeguatezza con riferimento ai trattamenti pensionistici erogati ai futuri pensionandi.
Diventa allora indispensabile per le giovani generazioni aderire a una forma di previdenza complementare anche per le specifiche agevolazioni che interessano i lavoratori di prima occupazione successiva al primo gennaio 2007.
Cosa prevede la normativa?