La sostenibilità delle casse dei liberi professionisti 3

in questo articolo analizziamo un ulteriore dato sulla sostenibilità del sistema di previdenza dei liberi professionisti che consente di avere un quadro il più completo possibile della situazione economica delle singole Casse, il saldo generale tra tutte le entrate contributive e finanziarie e tutte le uscite per prestazioni e spese di funzionamento. In questo modo viene evidenziato il saldo contabile, ovvero il risultato complessivo della gestione economica della Cassa nel corso del tempo.

 

Nel 2019, per entrambe le tipologie di Enti (509 e 103) il saldo contabile ha registrato un notevole aumento, in modo particolare per gli enti del decreto 103/1996 dove è più che raddoppiato.

Nel dettaglio, per gli enti del 509, il saldo contabile totale è cresciuto di 1,54 miliardi di euro, pari al 49% sull’anno precedente, grazie alle entrate della gestione patrimoniale (+ 54%) grazie all’andamento positivo dei mercati e alla rivalutazione dei titoli in portafoglio.

Ancora più accentuata la crescita del saldo complessivo per gli enti 103 pari a 2,3 volte quello del 2018: 209 milioni contro gli 89.

 

Un ulteriore dato da considerare è l’incidenza dei costi di funzionamento sul valore della produzione (somma entrate ed uscite totali). Nel 2019 per i 509 l’indice si è leggermente ridotto passando al 2,59% dal 2,63% del 2018 grazie alla sostanziale stabilità della spesa e all’aumento del valore della produzione trascinata dai rendimenti della gestione del patrimonio, mentre per i 103 sono aumentate le spese portando l’indice al 5,07% dal precedente 5,03%.

 

Enti 509/1994 importi in milioni di euro

 

  ENPACL CASSA FORENSE INARCASSA COMMERCIALISTI
contributi prestazioni 179,14 1.696,66 1.128,17 866,39
contributi assistenziali 25,37 72,33 10,18 13,40
rendimenti gestione e altre entrate 35,35 495,94 495,94 485,43
TOTALE RICAVI 239,87 2.322,09 1.634,29 1.365,22
spese per pensioni 129,11 862,04 704,16 297,98
spese per assistenza 6,62 94,67 29,91 22,52
spese funzionamento altre uscite 23,54 94,28 94,28 184,90
SALDO CONTABILE 80,61 937,78 805,94 859,82

 

 

enti 103/1996 importi in milioni di euro

 

  EPPI ENPAP ENPAPI ENPAB
contribuzioni prestazioni 107,39 143,65 91,13 58,47
contributi assistenziali 0,03 10,77 2,26 2,55
rendimenti gestione e altre entrate 67,50 96,28 101,80 23,42
TOTALE RICAVI 174,91 250,70 195,19 84,44
spesa per pensioni 20,02 11,16 4,77 5,56
spesa per assistenza 2,40 17,25 5,80 4,26
spese per funzionamento e altre uscite 117,03 177,81 193,92 60,37
SALDO CONTABILE 35,47 44,48 – 9,30 14,24

 

 

chiudiamo questa rassegna sulla sostenibilità delle Casse professionali con un’analisi demografica degli iscritti.

 

Si evidenzia una lieve diminuzione della fascia di età sino a 30 anni (6,8% dal 7%), una tendenziale stabilità della fascia 30 – 40 anni, una ulteriore riduzione della fascia 40 – 50 anni (da 28,8% a 28,2%), una forte contrazione della fascia 50 – 60 (dal 26% al 24,09%) e la crescita delle ultime due fasce: 60 – 70 anni (dal 13,3% al 15%) e over 70 (da 3,4% a 3,6%).

La contrazione della fascia 50 – 60 anni a favore della fascia 60 – 70 anni è probabilmente dovuta alle paure generate dalle difficoltà dell’economia che ha indotto i nuovi pensionati a procrastinare l’abbandono della propria attività.

Alla base degli andamenti analizzati troviamo poi le riforme previdenziali attuate con l’innalzamento dell’età per la pensione di vecchiaia, la maggiore proporzionalità delle pensioni rispetto ai contributi versati, l’invecchiamento della popolazione e la diminuzione degli iscritti all’Università.

 

Quanto alla componente femminile, si evidenzia la sua continua crescita passando dal 37,9% del 2018 al 39,8% del totale degli iscritti con un’età media di 45 anni contro i 50 degli uomini.

 

Infine, territorialmente, il numero medio di professionisti per mille abitanti è intorno ai 27 e le regioni sono vicine a questo numero: si va dal minimo del Trentino Alto Adige di 22 al massimo di 31 nel Lazio.

Le regioni del centro Italia sono quelle con il numero più alto di professionisti: Toscana 29, Umbria 30, Marche 28 e il già citato Lazio 31.

Lascia un commento