Sono cinque i punti cardine della riforma pensionistica ideata dal Presidente dell’INPS Tito Boeri e presentata ieri (8 luglio) alla Camera durante la presentazione del rapporto annuale dell’INPS:
- importo della pensione ricalcolato con il sistema contributivo in cambio di un uscita anticipata rispetto alle regole della riforma Fornero;
- stop alle ricongiunzioni onerose;
- rete di protezione sociale per i lavoratori ultra 55 enni;
- introduzione di un contributo di solidarietà per le pensioni più alte;
- Proseguimento volontario di contribuzione da parte dei pensionati.
Secondo Boeri, la proposta è sostenibile per i conti pubblici ed equa oltre a non determinare un aggravio nel medio – lungo termine del bilancio pubblico, e potrà quindi essere attuata in occasione della prossima legge di stabilità. Analizziamo i cinque punti della proposta.
Importo della pensione ricalcolato con il sistema contributivo
E’ il punto centrale della riforma. Tutti i lavoratori (dipendenti privati e pubblici, autonomi) potranno andare in pensione prima accettando un assegno calcolato con il solo sistema contributivo. Per Boeri si tratta della sola ipotesi sostenibile per i conti pubblici e soprattutto equa perché non grava sulle future generazioni a differenza di altre proposte depositate in Parlamento che mirano a introdurre, con diverse sfumature, una pensione anticipata a 62 anni e 35 di contributi. Boeri non ha però indicato i requisiti anagrafici e contributivi minimi che potrebbero essere anche al di sotto dei 60 anni purché con almeno 35 anni di contribuzione.
Stop alle ricongiunzioni onerose
L’obiettivo è di completare l’unificazione delle gestioni AGO con i fondi esclusivi, sostitutivi e la Gestione Separata. I lavoratori con spezzoni contributivi in queste gestioni potranno quindi cumulare gratuitamente, al fine di ottenere un’unica pensione sia di vecchiaia che anticipata. In sostanza l’obiettivo è quello di estendere il cumulo gratuito, introdotto dalla legge n. 228/2012 anche alla pensione anticipata.
Rete di protezione sociale
Introduzione di una rete di protezione sociale per cittadini oltre i 55 anni, la fascia di lavoratori che ha maggiormente subito gli effetti della crisi economica di questi ultimi anni. Chi si trova in questa situazione potrà contare su una prestazione assistenziale al termine delle attuali tutele contro la disoccupazione. Questa rete sarà garantita anche ai futuri pensionati che percepiranno, con il contributivo, una pensione al di sotto del trattamento minimo.
Introduzione di un contributo di solidarietà
Prevede un contributo di solidarietà per le pensioni più elevate i cui risparmi saranno utilizzati per finanziare i “pensionamenti flessibili”. Tra le prestazioni privilegiate Boeri cita anche i vitalizi parlamentari: “si tratta di pensioni che sono state sottratte alle riforme degli ultimi 25 anni”.
Proseguimento volontario di contribuzione da parte dei pensionati
Con questa proposta si offre la possibilità, a chi è già titolare di un trattamento pensionistico, di continuare a versare i contributi (eventualmente anche con il concorso del datore di lavoro, a fronte di un uscita anticipata) per costituire una “pensione supplementare” ad integrazione di quella base.
Tipo di pensione | Cumulabilità | |
---|---|---|
Vecchiaia | SI | |
Anticipata | SI | |
Assegno di invalidità | Parziale | |
Pensione di invalidità | Parziale | |
Pensione di inabilità | Incompatibile con qualsiasi tipo di attività | |
Pensione ai superstiti | Parziale |