
La pensione media erogata nel 2013 agli iscritti alle Casse di previdenza private per i liberi professionisti è stata pari a 12.600,00 euro, in aumento del 2,4% rispetto a quella dell’anno precedente. E, sempre nel 2013, la spesa previdenziale per pensioni ha raggiunto i 4.134 milioni di euro, con un incremento del 5,4% sul 2012. Cifre riportate nel rapporto “Il bilancio del sistema previdenziale italiano. Andamenti finanziari e demografici delle pensioni e dell’assistenza” a cura di Itinerari previdenziali, utile a ricordare anche le caratteristiche delle Casse di previdenza per i liberi professionisti, alimentati da due tipologie di contribuzione: una detta “soggettiva” che è calcolata in percentuale (variabile da Cassa a Cassa, sul reddito professionale netto dichiarato nell’anno precedente, variabile da un 10% a un 15%, che ha la finalità di finanziare le prestazioni pensionistiche e un’altra “integrativa“, variabile tra un 2% e un 5%, che finanzia in parte le politiche di welfare in favore degli iscritti e i costi di funzionamento e in parte può essere destinato all’aumento del montante finale dei contributi utile per il calcolo dell’assegno pensionistico. Questa possibilità è stata resa possibile con la c.d. “riforma Lo Presti” (legge n. 133/2011), dal nome del deputato che l’ha presentata. Una possibilità importante soprattutto per le prestazioni pensionistiche future erogate in regime di calcolo contributivo (Enti nati con il D.lgs. n. 103/1996).
Nel 2013, intanto il dossier evidenzia come le entrate contributive delle Casse previdenziali abbiano raggiunto la cifra di quasi 7,5 miliardi di euro con un aumento del 5,8% rispetto al 2012, e il saldo tra le entrate contributive e le uscite per le pensioni si è attestato su di un valore di circa 3,36 miliardi di euro, con una crescita percentuale del 6,4% rispetto all’anno precedente.