La pensione dei liberi professionisti è gestita da Casse di previdenza privatizzate. Un “pianeta” previdenziale diverso dall’INPS, infatti ogni Cassa è dotata di un proprio regolamento e statuto e disciplina, in maniera autonoma la contribuzione, le prestazioni e il sistema di calcolo della pensione.
In questo articolo ci occupiamo della pensione dell’infermiere professionale, iscritto all’ENPAPI.

I contributi
Come per la maggior parte delle Casse è previsto un contributo soggettivo obbligatorio pari (2015) al 13% da calcolarsi sul reddito professionale netto dichiarato nell’anno precedente. Il contributo soggettivo è dovuto solo sino ad un limite di reddito, cosiddetto “massimale contributivo” variabile di anno in anno. E’ inoltre previsto un contributo integrativo, apri al 4%, da calcolare sul volume d’affari ai fini IVA.
Le prestazioni
Le prestazioni previste da ENPAPI sono:
- pensione di vecchiaia
- pensione di invalidità
- pensione di inabilità
- pensione si superstiti indiretta
- pensione ai superstiti reversibile
I requisiti
La pensione di vecchiaia matura in due particolari situazioni:
- 65 anni di età con almeno 5 di contribuzione;
- 57 anni di età ed almeno 40 di contribuzione.
Il sistema di calcolo
L’ENPAPI è un Ente di previdenza nato con il decreto n. 103/1996 e prevede esclusivamente il sistema di calcolo contributivo.
Il tasso di sostituzione
L’aliquota contributiva prevista di modesta entità (15%) e il sistema di calcolo esclusivamente non consentono agli iscritti di poter contare su un tasso di sostituzione in grado di garantire un adeguato tenore di vita. Mediamente è garantito un tasso di sostituzione intorno al 25/30 per cento dell’ultimo reddito percepito.