In quali casi può essere utile il riscatto della laurea

Molti lettori ci domandano spesso quando l’operazione del riscatto può essere vantaggiosa. Vediamo di analizzare le possibili situazioni che si possono presentare.

I contributi da riscatto della laurea sono utili sia ai fini della misura della pensione sia per il raggiungimento del diritto indipendentemente che si tratti della pensione di vecchiaia che di quella anticipata.

 

Ad esempio, un lavoratore con 38 anni di contributi e 60 anni di età può riscattare cinque anni di laurea raggiungendo così l’anzianità contributiva necessaria per la pensione anticipata (42 anni e 10 mesi di contributi) a prescindere dall’età anagrafica. Anticipando così l’uscita di molti anni rispetto a quanto avverrebbe senza il riscatto.

 

L’aspetto negativo è che il riscatto è sempre a titolo oneroso e si perfeziona con il pagamento corrispondente agli oneri che l’Inps si assume con il riconoscimento dei periodi riscattati (maggior quota di pensione ed eventuale anticipo del pensionamento).

 

Nel valutare la convenienza occorre, quindi, verificare prima di tutto se l’operazione consente di guadagnare anzianità contributiva utile per anticipare la pensione. In secondo luogo occorre considerare l‘incremento della pensione, sia perché aumenta la base pensionabile e gli anni di anzianità contributiva per la quota retributiva e il montante per la quota contributiva.

 

Ad esempio, per quanto riguarda la quota retributiva se gli anni di contribuzione fossero 12 con il riscatto di cinque anni si avrebbero 17 anni che con un’aliquota di rendimento del 2% darebbero luogo a un importo del 34% sulla base pensionabile (17 anni x 2%) anziché del 24% (12 anni x 25).

 

Un ulteriore grande vantaggio del riscatto della laurea si può avere per periodi sino al 31 dicembre 1995 che possono far raggiungere il requisito di 18 anni di contributi consentendo in questo modo di ampliare la quota retributiva (di ben 16 anni) sino al 31 dicembre 2011 anziché il 31 dicembre 1995.

 

Ad esempio, un lavoratore con 13 anni di contributi al 31 dicembre 1995, quindi nel sistema misto, che riscatta quattro anni di laurea ante 1996 otterrà con il riscatto l’applicazione del sistema retributivo sino al 31/12/2011.

 

 Fiscalità

 

Tutti i contributi da versare come onere riscatto sono interamente deducibili fiscalmente dal reddito del contribuente.

Nel caso in cui il richiedente non abbia un reddito personale, come nell’ipotesi di giovani inoccupati, il contributo può essere detratto nella misura del 19% dell’onere stesso dai soggetti nei confronti dei quali l’interessato risulti fiscalmente a carico. 

 

Carriera lavorativa frammentata

 

Al momento dell’esercizio dell’operazione occorre anche tener conto di una particolarità. Se l’assicurato ha una carriera frammentata, composta cioè da contribuzioni in diverse gestioni previdenziali questi può scegliere presso quale gestione esercitare il riscatto.

Con conseguenze diverse in relazione all’onere economico dato che ciascuna gestione utilizzerà, per stimare l’onere dell’operazione, le retribuzioni e le regole di calcolo proprie di ciascun ordinamento.

 

Ad esempio, se l’assicurato è iscritto sia presso il fondo pensione dei lavoratori dipendenti sia presso la gestione commercianti può riscattare il periodo di laurea in una di queste gestioni riducendo il costo da versare per l’operazione; di regola, infatti, il reddito da lavoro autonomo su cui si calcola l’onere del riscatto in queste gestioni risulta inferiore alle retribuzioni presenti nel Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti e l’assicurato potrà così ottenere la copertura contributiva ad un costo inferiore.

 

Certo il beneficio sulla misura della pensione sarà più basso (meno si paga minore sarà l’incremento della pensione) ma se l’operazione è prevalentemente volta ad acquisire anzianità contributiva per uscire con la pensione anticipata oppure a guadagnare contribuzione ante 1996 per aumentare la quota retributiva la possibilità di scegliere può essere molto utile.

 

 

L’operazione può servire non solo a raggiungere l’anzianità contributiva necessaria alla pensione anticipata ma anche ad estendere il calcolo retributivo sino al 2011 per chi raggiunge i 18 anni al 1995.

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