Cumulo per i professionisti: chi manca all’appello

Quasi tutte le Casse di previdenza per i liberi professionisti hanno firmato le convenzioni con l’INPS per il cumulo dei contributi: ecco quali Casse mancano ed il caso dei notai e degli agenti di commercio.
 
 
 
Le Casse di previdenza dei professionisti stanno approvando e pubblicando le convenzioni con l’INPS per il cumulo dei contributi e, in qualche caso, hanno già versato i primi trattamenti.
La Fondazione ENPAM, ad esempio, (ente di previdenza dei medici), a metà aprile ha liquidato la prima pensione in regime di cumulo a un’iscritta che aveva presentata richiesta oltre un anno fa. Un caso pratico che serve a capire come la firma delle convenzioni stia finalmente sbloccando anche le vecchie domande, che erano rimaste ferme in attesa dei provvedimenti attuativi.
 
 
Le Casse che hanno firmato le convenzioni sono:
 
  • Enpam (medici)
  • Inarcassa (ingegneri e architetti)
  • Enpav (veterinari)
  • Enpapi (infermieri)
  • Eppi (periti industriali)
  • Cipag (geometri)
  • Enpaf (farmacisti)
  • Enpap (psicologi)
  • Inpgi (giornalisti)
  • Cassa Forense (avvocati)
  • Cassa Ragionieri

 

Mancano ancora all’appello:

 

  • Cnpadc (dottori commercialisti)
  • Enpab (biologi)
  • Enpacl (consulenti del lavoro)
  • Enpaia (agricoli)
  • Epap (pluricategoriale)

Non sembrano intenzionate a sottoscrivere la convenzione la Cassa del Notariato, (che non ha ricevuto alcuna richiesta di pensione in cumulo) e l’Enasarco che rappresenta un caso del tutto particolare. La cassa degli agenti di commercio è integrativa, nel senso che gli iscritti versano anche i contributi alla gestione commercianti dell’INPS. E ha regole che, al momento, sono considerate troppo difficili da armonizzare con quelle dell’INPS (come nel caso della totalizzazione).

Ricordiamo che non è ancora risolto il nodo delle spese relative alla gestione pratiche, che l’INPS vorrebbe ripartire fra gli enti previdenziali interessati mentre le casse professionali sono contrarie, ritenendo che l’onere spetti interamente all’INPS. E’ stata però firmata lo stesso la convenzione fra l’Adepp, che rappresenta le casse professionali, e l’INPS, per cui le pratiche vengono comunque portate avanti.

 

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