Nonostante la firma della convenzione INPS-Adepp (Associazione delle Casse dei liberi professionisti) non si scioglie la matassa del cumulo professionisti per la pensione, gli ostacoli operativi e l’attesa per la piattaforma INPS.
Sembrava che tutto fosse risolto e invece ci sono ancora problemi il cumulo gratuito dei contributi per i liberi professionisti, introdotto dalla legge di Stabilità 2017 ma ancora non operativo.
La firma della convenzione fra INPS e Adepp non ha sbloccato la situazione poiché: restano da sciogliere nuovi nodi. Per esempio, quello relativo ai costi di gestione delle pratiche.
Risultato: nessun ente previdenziale permette ancora di richiedere il cumulo, che consentirebbe di valorizzare i contributi versati in diverse gestioni i per raggiungere la pensione di vecchiaia o anticipata.
Cerchiamo di riassumere brevemente la vicenda: la possibilità di andare in pensione con il cumulo gratuito è stata estesa ai professionisti dalla Legge di Stabilità 2017 (comma 195 legge 232/2016). La legge prevede questa possibilità dal primo gennaio 2017, ma per l’entrata in vigore sono necessari una serie di passaggi, non ancora completati.
La circolare attuativa INPS è dell’ottobre 2017 (circolare 140/2017), la convenzione con l’Adepp del 20 febbraio 2018. Ma il cammino normativo non è stato ancora completato..
Le singole casse devono ora firmare singole convenzioni singole con l’INPS e dall’Ente nazionale di previdenza si attende il rilascio di una procedura automatizzata per la gestione delle domande.
Secondo quanto annunciato in occasione della presentazione dell’intesa con l’Adepp, sarebbero bastate due settimane per l’operatività di questa piattaforma, che invece ancora non è attiva.
Così come non ci sono le convenzioni con le singole casse, che pure hanno già provveduto a rendere i propri regolamenti compatibili con le nuove disposizioni.
Peccato che nessuno si sia accordato su chi debba accollarsi i costi di gestione pratiche.
Intanto i liberi professionisti continuano ad aspettare, da oltre un anno.